
Il Museo, nato nel 1993 da una lungimirante intuizione di Bartolo Fiorillo, è allestito in tre salette dello storico Palazzo Santagata (sec. XVI) nel quartiere Partignano di Pignataro Maggiore (Ce).
La collezione – frutto di donazioni – è il risultato di una lunga e paziente ricerca di attrezzi, oggetti e memorie varie della vita legata alla civiltà contadina e artigiana di un tempo, ponendosi come testimonianza unica nel suo genere.
L’impegno profuso, nella ricerca di allora come nelle attività odierne, è esclusivamente svolto in regime di operato volontaristico da tutti i soci dell’Associazione.
Il tenace lavoro di tutela e valorizzazione, sia di beni materiali (attrezzi di lavoro, oggetti domestici, di vita religiosa, strumenti musicali, ecc.) che immateriali (canti, racconti, modi di dire, usanze) della cultura contadina e artigiana, interessa un ampio territorio che afferisce alla vasta area calena della provincia di Caserta.
La collezione, frutto di donazioni, è composta da più di 200 reperti che consentono di ripercorrere gli aspetti, le stagioni, le attività lavorative, ma anche quelle ludiche, di un tempo passato che la modernità, per certi aspetti, ha brutalmente spazzato via col rischio di cancellare le tracce, le radici, la storia di intere generazioni, passate e presenti, che vanno necessariamente recuperate e ripensate.
Tra essi spiccano l’aratro, il giogo per i buoi, il bindolo, detto ‘guindolo' per attingere l'acqua dai pozzi, e ancora lo staio, il tomolo, la ‘macenola’ per lavorare la canapa, la ‘mesella’ (sorta di sediolino per tenere fermi bambini in fasce), serie di misure in alluminio per il latte e in legno per i cereali, e ancora tanto altro.
Va segnalato anche un interessante settore religioso con balaustre in marmo, campane e acquasantiere provenienti dalla chiesa antica del quartiere, distrutta durante il secondo conflitto mondiale. Di particolare interesse sono un antico stampo per ostie e l'intera serie in legno dei cosiddetti ‘martiri', ovvero la raffigurazione simbolica dei momenti che rientrano nella tradizione della morte e passione di Cristo.
Sino a pochi anni orsono, essi erano portati dai bambini del quartiere in occasione della tradizionale processione del Venerdì Santo.
Una piccola biblioteca permette di consultare testi di settore storico-antropologico e letterario, nonchè di storia locale. É a disposizione degli interessati un elegante Catalogo - Guida, con foto e numerose notizie. Il Museo, inoltre, pubblica annualmente `i quaderni viola`, collana di studi per promuovere le ricerche di giovani studiosi
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Saggi e brevi studi, ricerche ed approfondimenti, recensioni e notizie varie, formano la pagina di questo magazine che intende porsi come spazio disponibile, come campo aperto alle più diverse collaborazioni.
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Per info e visite guidate: 338 3904895 - 333 934 5829 - 339 660 5169
Orari:
MARTEDI’ 15,00 – 19,00;
MERCOLEDI’ 9,00 – 13,00;
GIOVEDI’ 9,00 – 13,00 e 15,00 – 19,00;
VENERDI’ 9,00 – 13,00;
DOMENICA 9,00 – 13,00.
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